Dall’essere alla persona

Ricostruire dall'interno l'ontologia sintesistica di Antonio Rosmini è l'obiettivo del presente lavoro. Il metodo adottato è quello fenomenologico-realista della München-Göttingen Schule, che interpreta il motto “ritorno alle cose stesse” di E. Husserl come possibilità di conoscenza delle essenze eidetiche oggettive. Il metodo fenomenologico-realista, secondo la linea Husserl-von Hildebrand-Seifert, permette di leggere dall'interno la filosofia del Roveretano e di delineare così il sintesismo ontologico, nucleo del pensiero teoretico di Rosmini. Il sintesismo vede l'Ente costituito dalle tre forme dell'essere, oggettiva, soggettiva e sintetica. L'ente è in quanto circuminsessione di soggetto, oggetto e moralità ad un tempo. L'essere viene così ad indentificarsi con la persona. Tutto ciò che è si identifica o partecipa dell'essere personale. Si delinea così un'ontologia triadica che vede la persona finita “essere”, in quanto partecipa analogicamente dell'Ente infinito. L'ontologia di Rosmini come teoresi dell'essere della persona si presenta come filosofia capace di integrare la moderna scoperta della coscienza in una filosofia dell'essere oggettivo e di presentarsi nella seconda modernità come via di uscita dall'immanentismo.