La ragione umana nell’evangelizzazione della Cina

Padre Matteo Ricci S. J. (Macerata 1552 – Pechino 1610) è stato, nella storia delle missioni cristiane, un esempio particolarmente significativo della possibilità di usare la retta ragione quale strumento di dialogo con i rappresentanti di una civiltà antica, raffinata e lontanissima dagli standard europei come quella cinese: cercando l’intesa al livello più alto, cioè nella condivisione della fede cristiana. Ricci ha attuato le potenzialità della retta ragione nelle due modalità della «ragione scientifica», che guida alla ricerca delle cause seconde e della loro concatenazione rigorosa, e della «ragione sapienziale», che indirizza lo sguardo alle cause prime e all’esercizio della virtù come via per la loro conoscenza; con tali strumenti ha potuto argomentare l’esistenza e gli attributi del Signore del Cielo, mostrare come la più antica tradizione cinese ne fosse consapevole, condurre i suoi interlocutori ad avvertire l’esigenza di un intervento del Signore del Cielo nella storia.
Don Giovanni Battista Sun, cinese di nascita e di formazione, maceratese di adozione (risiede ormai da lungo tempo nella città natale di padre Matteo Ricci) si trova nella felice condizione di poter comprendere appieno, come nessun europeo o cinese non cristiano potrebbe fare, la portata del tentativo ricciano. Operando alla frontiera tra i due universi culturali, occidentale e cinese, è stato in grado di apprezzare, nella pratica del dialogo, quanto il costante riferimento alla retta ragione sia efficace e insostituibile: non solo per «gettare ponti» tra terre lontane, ma per consentire agli abitanti di queste terre di proseguire insieme lungo l’unica Via.
Dalla Prefazione di padre Antonio Olmi O. P.