ISBN:9788870946598
Collana:Filosofia e Teologia
Pagine:208
Dimensione:115 x 190
Soggetti:Filosofia
Anno:2007
Rilegatura:brossura
Roberto Grossatesta, in Italia ben poco studiato ed approfondito, ha una originalissima «filosofia della luce». È un vero gigante del pensiero e della razionalità medievale. Osserva la natura che lo circonda con gli occhi ammirati dell´uomo di Fede, con una curiosità attenta e meticolosa che ha fatto parlare di lui come di uno dei precursori della scienza moderna.
Grossatesta studia la luce fisica, l´arcobaleno, gli specchi, ha un ruolo importante nella scoperta e nella diffusione degli occhiali. I suoi discepoli continueranno gli studi di ottica e della natura in genere. Intraprende anche una metafisica della luce, definendo Dio, appunto come luce increata, che ha creato il mondo attraverso una esplosione di luce fisica. Una teoria, questa, che da alcuni è stata considerata un´intuizione dell´attuale teoria dell´atomo primordiale, detta anche teoria del Big Bang. Infine, dalle considerazioni fisiche e metafisiche, Grossatesta passa all´estetica della luce, dandoci una splendida chiave di interpretazione dello stile gotico, in particolare del significato simbolico ed estetico della luminosità delle cattedrali. «La luce – scrive – è bella di per sé, poiché la sua natura è semplice, e ha in sé tutte le cose insieme … Essa tra le cose corporali è la dimostrazione più evidente per via analogica della somma Trinità. Perciò Dio, che è luce, ha cominciato l´opera dei sei giorni dalla luce stessa, di cui tanto grande è la dignità».