Trattato di Mariologia

ISBN:9788855450966

Collana:Filosofia e Teologia

Pagine:288

Dimensione:140 x 210

Soggetti:Teologia

Anno:2024

Rilegatura:brossura

Prezzo del libro

26,00

«Maria riunisce e riverbera in sé i massimi dati della fede»: così scrive il Concilio Ecumenico Vaticano II in Lumen Gentium 65. Ciò significa che, esaminando la persona e la vita della Beata Vergine Maria, noi veniamo illuminati sugli aspetti più importanti del mistero cristiano. Infatti Maria, che è indissolubilmente legata a Gesù Cristo poiché è sua madre, è unita in modo speciale anche a tutta l’opera salvifica compiuta dal Signore e a tutta la Chiesa, corpo mistico di Cristo.
Questo breve testo tenta di esporre in modo organico, semplice e chiaro, le principali verità della nostra fede che riguardano Maria, Madre di Dio e Madre della Chiesa.
Il penultimo capitolo è dedicato al culto offerto alla beata Vergine Maria. L’ultimo capitolo tratta delle apparizioni mariane, e in particolare di Guadalupe, della medaglia miracolosa, di La Salette, di Lourdes e di Fatima. Padre Coggi scrive: «Se si rileggono con attenzione le ultime apparizioni di Lourdes e Fatima si rimane impressionati da come la Vergine da vera “Regina della pace” abbia indicato nel Rosario lo strumento più adatto per essere in preghiera con lei e uno dei modi migliori per essere vicini a Gesù».
Il mese di maggio – come quello di ottobre – è tradizionalmente legato alla preghiera del Rosario per le missioni e per la conversione personale e comunitaria. In questo anno del giubileo di san Domenico il pensiero va anche a un aspetto della sua vita: il modo con cui egli invocava Maria e meditava i misteri della vita di Gesù. Chi ha conosciuto e convissuto con Domenico ci racconta che egli aveva l’abitudine di dire almeno mille Ave Maria al giorno (nel XIII l’Ave Maria si componeva solo dalla nostra prima parte, detta abitualmente salutazione angelica, perché è composta principalmente delle parole che l’angelo rivolge a Maria in occasione dell’annuncio e dell’incarnazione del Verbo riferite dalla tradizione del Vangelo di Luca). E dicendo le mille Ave Maria meditava alcuni misteri della vita di Gesù, forse aiutandosi con delle clausole.
Sempre padre Coggi ricorda come «tutti i pontefici del XX secolo abbiano vissuto la devozione a Maria e la preghiera del Rosario un modo di vivere la sequela di Gesù. Non per nulla papa Pacelli ha definito il Rosario “una sintesi del Vangelo”. E san Paolo VI era solito dire di “afferrarsi alla sacra corona”».
E anche oggi papa Francesco ci sprona alla devozione mariana e a meditare i misteri della vita di Gesù con il Rosario per invocare non solo il dono della pace, ma anche la salvaguardia del Creato, nostra casa comune, e in modo speciale la fine della pandemia e delle sue conseguenze nefaste.

Terza edizione

Filippo Rizzi intervista il mariologo, padre Roberto Coggi