Perché tutti abbiano la vita in abbondanza: il contributo delle imprese oggi

ISBN:9788870949513

Pagine:360

Dimensione:150 x 210

Soggetti:Etica/Diritto/Politica

Anno:2016

Rilegatura:brossura

Prezzo del libro

30,00

Il volume raccoglie 14 contributi sul rapporto fra etica e impresa, articolati sui tre plessi tematici del “vedere”, del “giudicare” e dell’”agire”, ispirati a quanto descritto nell’enciclica “Mater et magistra” di Giovanni XXIII.
Nel primo momento del “vedere” viene analizzata la situazione attuale delle imprese partendo dall’orizzonte più ampio del bene comune e specificando il ruolo delle regole di mercato, dell’etica del singolo e dei principi della Costituzione Italiana e delle deliberazioni dell’Unione Europea.
Il secondo momento del “giudicare” propone gli elementi per l’analisi del cambiamento, partendo da diverse prospettive che si pongono in modo costruttivo di fronte alla problematicità della questione dell’etica. In questa parte, verranno considerate le relazioni fra business ed islam, fra business e prospettiva francescana, business e filosofia di san Tommaso, Aristotele e di Levinas.
Infine, nel terzo momento dell’”agire” verrà discussa la possibilità di creare valore per le imprese e per la comunità attraverso l’applicazione degli strumenti che la strategia aziendale mette a disposizione, soffermandosi sui temi dell’integrazione dell’etica nei modelli di business e nella formazione dei futuri manager dell’analisi e dell’implementazione strategica, dell’imprenditorialità sociale e della finanza.
L’obiettivo del volume è quello di presentare lo stato attuale della riflessione filosofica e manageriale sul tema dell’etica nell’impresa fornendo anche gli strumenti concettuali per una realizzazione concreta degli spunti che nascono dall’analisi critica del ruolo dell’etica nell’impresa. Per questo motivo, il volume è pensato per poter essere letto sia da chi si occupa di filosofia e management a livello, sia da parte dei manager o dei futuri manager che sentono vivo il problema etico ma che, in un mondo sovraesposto a etiche utilitaristiche o nichiliste, rischiano di essere privi degli strumenti teorici e critici per poter decidere in situazioni reali.