«Ambulemus, simul et concorditer, ut sit unum ovile» «Camminiamo, insieme e concordemente, affinché ci sia un solo ovile»

 «Ambulemus, simul et concorditer, ut sit unum ovile» «Camminiamo, insieme e concordemente, affinché ci sia un solo ovile».
È una frase tratta dall’Expositio super Isaiam di Tommaso d’A quino: commentando il passo di Is 2,5, che dice: «Casa di Gia cob be, venite, camminiamo nella luce del Signore»2, l’Aquinate, rifacendosi a Gv 10,163 e a Gv 12,354, interpreta l’invito rivolto a Israele a camminare nella luce del Signore come un’esortazione, rivolta a tutti, a camminare insieme, concordemente, nella luce di Cristo, per formare un solo gregge sotto la guida di un solo pastore5. Questa frase, a mio avviso, esprime bene il senso del percorso sinodale che la Chiesa ha intrapreso con particolare attenzione e impegno a partire dall’ottobre 2021 con l’inizio del cammino che porterà alla celebrazione del sinodo dei vescovi nelle due tappe dell’ottobre 2023 e ottobre 2024 sul tema della sinodalità: il percorso di una Chiesa che vuole camminare, insieme e nell’unità dei cuori, sulla via che Cristo ha tracciato, facendosi accanto agli uomini e alle donne di oggi per vivere una comunione fondata su Cristo buon pastore. Un percorso fatto non solo di tentativi pratici di vivere la sinodalità, ma anche, come è giusto che sia, di riflessione, approfondimento e analisi su questa realtà così fondamentale e preziosa per la vita della Chiesa.

Dalla Prefazione di padre Michele Roberto Pari O. P.